La squadra EVO di Biella Rugby ha concluso il campionato delle squadre Cadette con un brillante secondo posto. A fare il punto e spiegare in cosa consiste questo campionato sperimentale al quale Biella Rugby ha aderito con entusiasmo, ci pensa Nicola Mazzucato, coach della squadra EVO gialloverde: “Quando sono arrivato a Biella all’inizio della passata stagione, la squadra EVO era reduce da una serie di campionati, in Serie C, particolarmente difficoltosi per questioni banalmente numeriche. La nascita di questo campionato sperimentale delle squadre Cadette, che offre la possibilità di avere le liste aperte tra prima e seconda squadra, ci ha dato l’opportunità di testare una nuova formula. Non conosco il livello tecnico del Campionato di Serie C del Piemonte, ma mi è parso di capire che quello del campionato Cadette è leggermente superiore, perché offrendo la possibilità di giocare anche ai chi abitualmente pratica la serie superiore, concede nuovi stimoli agli altri giocatori. Per quanto riguarda Biella, ha conservato il nucleo della vecchia Serie C ed integrato molti giovani, permettendo la disputa di un campionato terminato di non troppe partite, ma di un buon livello, terminato con un apprezzabile risultato. Un campionato di formazione, che permette ai giovani di fare la transizione da juniores a seniores con uno step intermedio. Molto utile sotto l’aspetto tecnico. La cosa interessante è che per Biella, tra base della seconda squadra, Under 19 e giocatori giovani e meno giovani della A rientranti da infortuni o per necessità di minutaggio, abbiamo disputato questo campionato con quarantasette giocatori. Numeri impensabili per noi lo scorso anno. Anche il gioco espresso è stato più che buono, soprattutto non basato esclusivamente sul risultato perché non essendoci retrocessioni, ha permesso ad ogni club di sperimentare liberamente arrivando a giocare un rugby di ottimo livello. Ci siamo divertiti, e già sono contento per questo. E’ stato un buon campionato, è bene sottolineare il ruolo sociale delle seconde squadre per quei giocatori che hanno fatto scelte di vita, di studio o lavoro che però vogliono rimanere all’interno del club. Pronti a riprovarci il prossimo anno”.

 

Paola Giacchetti

Addetta Stampa

 

 

Foto Alessandra Lanza