Alla vigilia della gara di ritorno della semifinale playoff Serie A, la tensione cresce, ma quella che si respira alla Cittadella del rugby di Biella è un’energia positiva. A guidare la carica questa volta c’è lui: Carlo Orlandi, il tecnico degli avanti arrivato dall’alto livello a Biella per trasformare un buon pacchetto di mischia in uno dei più performanti del girone. Il suo messaggio è forte: “E’ il momento di restare uniti. Il ritorno contro Paese sarà una battaglia dura, una sfida da affrontare con la testa, ma anche con il cuore. Ma abbiamo già dimostrato di potercela giocare con chiunque. Ho apprezzato molto le parole del nostro presidente Filippo Musso, ex giocatore di questa squadra, quando ha ricordato che stiamo scrivendo il momento più alto della storia del Biella Rugby. Penso siano parole gradite e sentite da tutti i biellesi che praticano o hanno praticato questo sport, ma anche da quelli che semplicemente fanno parte della grande famiglia gialloverde con quale condividono valori, tempo e passione. Ecco, a questo punto del percorso la squadra ha bisogno del sostegno di ognuno di loro. Come domenica scorsa a Paese il loro pubblico ha dato energia alla squadra, il pubblico gialloverde domenica dovrà essere il nostro sedicesimo uomo in campo. Sarà difficile, ma non impossibile. I ragazzi hanno lavorato sodo per tanto tempo. Abbiamo obiettivi comuni e punti fermi da perseguire. Sempre. Il valore c’è, è il momento di dimostrarlo lavorando uno al fianco dell’altro. Domenica la squadra dovrà essere davanti all’io. Si gioca per la squadra. Faremo di tutto per vincere, ma comunque vada quello che sta terminando sarà ricordato come un anno di crescita e di grandi soddisfazioni. Qualsiasi risultato non cambierà il valore di questa squadra. Andiamo a dimostrare chi siamo”.

 

 

Paola Giacchetti

Addetta Stampa

 

 

Foto Antonio Mantovan